Legami con doppi nodi all'anima

"CRUDELE" (Venuti)
Sincro by Gremlin

Io sono la classica persona
che ama solo quando soffre
o quando sente piu’ vicino l’abbandono
Io sento qualcosa che ci unisce
Destino fatale e ineluttabile
Come un legame tra la vittima e il carnefice
Allora… cosa chiedi di meglio
se a te piace farmi male
Legami le mani legami con doppi nodi all’anima
Porta la mia vita a correre da qualche parte e stancala
Solo mi farai felice se sarai crudele con me
E se sono prigioniero io mi sento libero
Legami le mani legami con doppi nodi all’anima
Porta la mia vita a correre da qualche parte e stancala
Solo mi farai felice se sarai crudele con me
E se sono prigioniero io mi sento libero

Questo gioco delle parti
Prevede la tua fuga e il mio aspettarti
Ci porta dentro una spirale interminabile
Allora… cosa chiedi di meglio
se a te piace farmi male
Legami le mani legami con doppi nodi all’anima
Porta la mia vita a correre da qualche parte e stancala
Solo mi farai felice se sarai crudele con me
E se sono prigioniero io mi sento libero
Legami le mani legami con doppi nodi all’anima
Porta la mia vita a correre da qualche parte e stancala
Solo mi farai felice se sarai crudele con me
E se sono prigioniero io mi sento libero

Crudele se sarai crudele
Crudele
Legami le mani legami le mani legami le mani
Crudele
Solo mi farai felice se sarai crudele con me

Ode al Nulla

E’ il Nulla che genera il Tutto.

E quanto Tutto emerge da Tanto Niente.

E’ il miracolo della Creazione e dell’Amore.

Se volete chiamatelo Dio
esso è il principio generatore dell’Universo.

Ma un Dio che non genera nessuna legge
se non quella del principio di conservazione
Energia e Vita, Morte e Dispersione.

Al di là di questo, ogni altra legge è solo Umana.

Spirito Interiore

ho capito con l’esperienza
[del dolore e della gioia disillusa]
che la fonte del nostro male
è dentro e non fuori di noi.

ho vissuto una vita
lamentando
il male che avevo ricevuto
senza contare invece
le scelte e le non scelte numerose
che avevo fatto io.

quello che adesso io pago
dei fallimenti che mi hanno circondato,
ebbene adesso che ne ho assunto
la totale e piena responsabilità
adesso ne porto meno il peso
non mi sento più schiacciato ed oppresso dal fato
e non attendo più una Salvezza che venga da fuori
sia esso Dio o altro Uomo
[e quanto invece ho atteso e pregato
che l’altro mi salvasse]

Anima mia tu sola mia salvezza
Animo mio tu sola mia forza

The Black King

quando basta un attimo per distruggere tutti i sogni

Quando basta un momento x spengere una fiammella che ci faceva sentire vivi.


Le persone come la Bhutto, pur con le difficoltà e i compromessi che il ruolo politico attivo e di governo comporta, rappresentano una grande testimonianza per il cambiamento e per la difesa dei diritti, che oggi hanno un rappresentante in meno al mondo.
Sono giorni tristi che tolgono la voglia di continuare a sorridere e sperare.


Pakistan, morta Benazir Bhutto
Scontri e violenze in tutto il Paese

<B>Pakistan, morta Benazir Bhutto<br>Scontri e violenze in tutto il Paese</B> da Repubblica.it

Benazir Bhutto

RAWALPINDI (Pakistan) – Benazir Bhutto, la leader dell’opposizione pachistana, è stata assassinata oggi da un colpo d’arma da fuoco sparato da un kamikaze che si è successivamente fatto saltare in aria nel mezzo di un comizio elettorale a Rawalpindi, vicino alla capitale Islamabad, uccidendo almeno 20 persone, ha riferito la polizia.

Bhutto, ex premier, la prima donna a ricoprire questo ruolo in un Paese musulmano, aveva appena finito di parlare al raduno per le elezioni parlamentari che erano previste per l’8 gennaio, ma saranno forse rinviate. L’attentatore ha sparato contro la vettura, dalla quale la leader stava salutando la folla. Un giornalista pachistano presente sul luogo ha detto di avere sentito due spari, prima dell’esplosione. Secondo un’altra ricostruzione della polizia riferita dalla televisione pachistana Dawn, gli attentatori erano due. Si sono avvicinati in moto all’auto dell’ex premier e hanno sparato almeno cinque colpi con un kalashnikov, colpendola. I due si sarebbero poi fatti esplodere poco lontano. Fonti giornalistiche a Islamabad riferiscono di un numero di morti maggiore, fra i 20 ed i 35 e di una sessantina di feriti.

da Dentro per Fuori e da Fuori per Dentro

voglio parlare di entrare Dentro a un Problema, conoscerlo.
voglio parlare di portare Fuori il nostro Quore, donarlo.

Conoscerlo è starci Dentro completamente e dominarlo conoscendone le cause, avendo compreso i minuscoli dettagli e i meccanismi di funzionamento..

E il Problema può essere sia Fuori che Dentro di noi

Ed ecco la antichissima metafora del Labyrinthos

proviamo a percorrerlo da Fuori per Dentro

Cercando la conoscenza la prima via sembra facile, il problema sembra lineare la soluzione vicina e ci si avvicina velocemente.

ma subito si trova un ostacolo, un muro e si inizia a guardare il problema da mille angolazioni spezzettandole e facendo numerose osservazioni ci se ne allontana sempre di più rimanendo in un contesto superficiale.

ma se il Problema ci rode e ci attanaglia Cercando la via, se saremo costanti e pazienti arriverà un momento in cui la via ritorna diritta e ci riporta alle condizioni quasi iniziali ci rituffiamo ancora e ci sembra di esserci ma il muro di nuovo devia e allora ancora procediamo percorrendo incessanti e tenendo d’occhio il Quore del Problema ci giriamo intorno e ancora ci siamo vicinissimi ma ancora ne siamo separati che non riusciamo a prenderlo e così ce ne allontaniamo ancora.

Questo momento è cruciale. Se desistiamo saremo persi perchè tornare a ritroso nel labyrinthos senza essere arrivati alla meta ci porterebbe a perdere ogni senso di orientamento e a non sapere più dove siamo cosa siamo cosa facciamo, e non riusciremmo neanche ad uscirne che nel tentativo di uscirne saremmo altrettanto scoraggiati che torneremmo ancora una volta sui nostri passi e il nostro percorso diventerebbe un eterno vagare fra Dentro e Fuori senza raggiungere mai nè l’ uno nè l’altro.

Invece se siamo ancora capaci di lottare e di seguire il nostro percorso di conoscenza saremo in grado di apprendere altre posizioni e altri modi, osservandoci mentre percorriamo verso la meta a un certo punto essa si svelerà completamente e riusciremo a penetrare nel Quore.



Rigiriamo il contesto, c’ è un Quore interiore che vorremmo portare Fuori e renderlo disponibile per gli altri. (ma pensiamo anche a un’idea, un sentimento, qualcosa di forte del nostro animo o della nostra anima che vogliamo donare fuori agli altri)

Sembra facile.

All’inizio si procede spediti,
ma subito si trova il muro della incomprensione, si comincia a cercare di svicolare ma ci si annoda sempre di più per le difficoltà di comunicazione e si ripiega dentro di noi nel nostro essere (non sono capito, non sono niente devo essere solo per me stesso)

Se non si desiste annodandosi nella nostra interiorità si continua a cercare osservandosi da dentro perchè prima occorre capire noi stessi per potere essere in grado di portare Fuori il nostro Quore, si ritrova la strada e a un certo punto sembra proprio che ci siamo la metà è vicina ma ci sbagliavamo, e allora  se qui ci si perde e si desiste tornando indietro sui nostri passi richiamo di perderci e di seguito se cambieremo direzione più volte continueremo a percorrere avanti e indietro il nostro labyrinthos senza trovare mai una direzione e una via di uscita.

Se invece continuiamo a procedere nella nostra direzione iniziale infine nel tentativo di uscirne ma dobbiamo esplorare tutta la superficie che ci separa dal Fuori per ritornare invece a ricondurci all’interno nello sforzo di comprendere la via e di comprenderci e così alla Fine quando tutto sembrava impossibile e ci sembrava di non trovare la soluzione che ci potesse salvare, essendo di nuovo inviluppati nella nostra interiorità, in quel momento si spalanca il percorso per arrivare al nostro successo e riusciamo finalmente ad rendere il nostro Dentro visibile e comprensibile per gli altri, il nostro Fuori.

Quor-Goedeliana

La prova di Goedel dimostra
matematicamente che

"Qualunque Teoria
basata sulla sola Logica
è Contraddittoria
oppure Incompleta" ..

Ed è la nostra Salvezza:

Lascia Spazio
da un lato
alla Fantasia e alla Creazione,
dall’altro
alla Libertà della Poesia
e alla Follia dell’Amore.

Se questo è un omo



a colpo d’occhio, ci sono paesi dove io sarei condannato a morte,
altri dove verrei imprigionato per la vita,
altri dove la punizione sarebbe insopportabile.

ci sono paesi dove sarei sposato e convivrei senza problemi, anche con una figlia.

ci sono paesi come il mio dove è meglio non sapere non vedere.

ci sono religioni che permettono, altre che approvano, altre che negano, altre che rinnegano

poi ci sono storie e pensieri, parole e sentimenti, vite spezzate e nuove nascite.

e rimane un bel po’ di lavoro da fare!

io sono per il non nascondersi e cerco di riconoscermi un diritto che non lede i diritti di nessuno,
ma non è facile e spesso fortemente sconsigliato.

Antinomie e Paradossi

Riprendendo il buon Amletico

mi ritrovo spesso in lottare per averla vinta per cedere nel momento della vittoria perchè alla fine io voglio solo la ragione e non mi interessa realmente vincere.. rifiutando la vittoria come gesto unicamente barbaro.

così spesso mi accade e mi accadde  (sono un po’ fava si direbbe qui da noi)

e non è facile cosa da capire in sè per me ne in altrui come a chi mi vede mutare repentinamente atteggiamento e passare dalla vittoria alla resa


e questo mi deriva dal non voler accettare un ruolo che mi è stretto, come quel bovino ruolo maschile che si pretende dal maschio ma che non è nelle mie corde.. il ruolo di Achille selvaggio vincitore mentre io mi sono ritagliato la mia maschera sul ruolo di Ettore perdente ma con l’ estremo valore ed eterna virtù dell’ onore.

"Ettore, padre ancora fragile, ingannato dalla dea Atena calcolatrice e non materna, è stato ucciso proprio da Achille, il maschio violento. E’ stato poi spogliato della corazza, la difesa [del Quore] su cui aveva ingenuamente contato, e abbandonato ai morsi di cani e avvoltoi. Negli animali che sbranano Ettore è riassunta la possibilità di regressione dalla responsabilità dell’ istinto, e la dissoluzione del progetto paterno"


Un bellissimo libro che mi apre una lucida lettura della realtà maschile e della paternità e su cui tornerò fattomi immancabilmente nuovo, sempre più consapevolmente e per scelta e non per destino ineluttabile

"il gesto di Ettore"
di Luigi Zoja



"Il ‘paradosso’ del padre è tanto personale, psicologico, indipendente dalla epoche, quanto pubblico e storico. Al centro della civiltà patriarcale europea, penetrrata dappertutto prima con la colonizzazione poi con la globalizzazione, sta infatti anche un secondo paradosso, che altro non è che la faccia collettiva del primo Questa civiltà ha adottato come credo il Cristianesimo e contemporaneamente si è diffusa ‘darwinianamente’ con la forza. Cioè con la guerra, la rapina e la desertificazione della natura, lo sfruttamento e la sottomissione dei popoli più deboli o semplicemente più pacifici: con la trasgressione panetaria dei comandamenti  ‘ non uccidere’, ‘non rubare’ , ‘non desiderare la roba d’altri’. In questo senso proprio la civiltà europea, che ha sparso la razionalità sulla Terra, parte da un centro profondamente irrazionale. Come il padre individuale, il suo patriarcato oscilla tra legge dell’ amore e legge della forza, ed è ben lontano dal trovare una sintesi"

Così preparo la strada alla disanima delle antinomie di cui mi forgio, non destino ma sempre più scelta, finora sempre attribuita all’ indole e invece sempre più costruita pazientemente come volontà di essere diverso da quello che non accettavo

E infatti io rifiuto bene quel padre da sempre,
anche se da quanto leggo negli occhi di mia figlia
mi vedo ottimo padre

.. 

e quindi scelgo e sento (e non subisco come si crede)
e quindi voglio (sembrerà un difficile discorso, ma è lotta perenne con me stesso per non tradire ma perseguire me stesso)

..

e pregare devo "non Padre nostro"