da Dentro per Fuori e da Fuori per Dentro

voglio parlare di entrare Dentro a un Problema, conoscerlo.
voglio parlare di portare Fuori il nostro Quore, donarlo.

Conoscerlo è starci Dentro completamente e dominarlo conoscendone le cause, avendo compreso i minuscoli dettagli e i meccanismi di funzionamento..

E il Problema può essere sia Fuori che Dentro di noi

Ed ecco la antichissima metafora del Labyrinthos

proviamo a percorrerlo da Fuori per Dentro

Cercando la conoscenza la prima via sembra facile, il problema sembra lineare la soluzione vicina e ci si avvicina velocemente.

ma subito si trova un ostacolo, un muro e si inizia a guardare il problema da mille angolazioni spezzettandole e facendo numerose osservazioni ci se ne allontana sempre di più rimanendo in un contesto superficiale.

ma se il Problema ci rode e ci attanaglia Cercando la via, se saremo costanti e pazienti arriverà un momento in cui la via ritorna diritta e ci riporta alle condizioni quasi iniziali ci rituffiamo ancora e ci sembra di esserci ma il muro di nuovo devia e allora ancora procediamo percorrendo incessanti e tenendo d’occhio il Quore del Problema ci giriamo intorno e ancora ci siamo vicinissimi ma ancora ne siamo separati che non riusciamo a prenderlo e così ce ne allontaniamo ancora.

Questo momento è cruciale. Se desistiamo saremo persi perchè tornare a ritroso nel labyrinthos senza essere arrivati alla meta ci porterebbe a perdere ogni senso di orientamento e a non sapere più dove siamo cosa siamo cosa facciamo, e non riusciremmo neanche ad uscirne che nel tentativo di uscirne saremmo altrettanto scoraggiati che torneremmo ancora una volta sui nostri passi e il nostro percorso diventerebbe un eterno vagare fra Dentro e Fuori senza raggiungere mai nè l’ uno nè l’altro.

Invece se siamo ancora capaci di lottare e di seguire il nostro percorso di conoscenza saremo in grado di apprendere altre posizioni e altri modi, osservandoci mentre percorriamo verso la meta a un certo punto essa si svelerà completamente e riusciremo a penetrare nel Quore.



Rigiriamo il contesto, c’ è un Quore interiore che vorremmo portare Fuori e renderlo disponibile per gli altri. (ma pensiamo anche a un’idea, un sentimento, qualcosa di forte del nostro animo o della nostra anima che vogliamo donare fuori agli altri)

Sembra facile.

All’inizio si procede spediti,
ma subito si trova il muro della incomprensione, si comincia a cercare di svicolare ma ci si annoda sempre di più per le difficoltà di comunicazione e si ripiega dentro di noi nel nostro essere (non sono capito, non sono niente devo essere solo per me stesso)

Se non si desiste annodandosi nella nostra interiorità si continua a cercare osservandosi da dentro perchè prima occorre capire noi stessi per potere essere in grado di portare Fuori il nostro Quore, si ritrova la strada e a un certo punto sembra proprio che ci siamo la metà è vicina ma ci sbagliavamo, e allora  se qui ci si perde e si desiste tornando indietro sui nostri passi richiamo di perderci e di seguito se cambieremo direzione più volte continueremo a percorrere avanti e indietro il nostro labyrinthos senza trovare mai una direzione e una via di uscita.

Se invece continuiamo a procedere nella nostra direzione iniziale infine nel tentativo di uscirne ma dobbiamo esplorare tutta la superficie che ci separa dal Fuori per ritornare invece a ricondurci all’interno nello sforzo di comprendere la via e di comprenderci e così alla Fine quando tutto sembrava impossibile e ci sembrava di non trovare la soluzione che ci potesse salvare, essendo di nuovo inviluppati nella nostra interiorità, in quel momento si spalanca il percorso per arrivare al nostro successo e riusciamo finalmente ad rendere il nostro Dentro visibile e comprensibile per gli altri, il nostro Fuori.

4 pensieri su “da Dentro per Fuori e da Fuori per Dentro

  1. Rigiriamo il contesto, c’ è un Quore interiore che vorremmo portare Fuori e renderlo disponibile per gli altri. (ma pensiamo anche a un’idea, un sentimento, qualcosa di forte del nostro animo o della nostra anima che vogliamo donare fuori agli altri)

    Sembra facile.

    All’inizio si procede spediti,
    ma subito si trova il muro della incomprensione

    Il Quore dentro non conta niente se alla fine quello che conta è solo la superficie.
    L’incomprensione nasce anche da questo. Dal guardare il labirinto da fuori, senza tentare neanche di vedere il Quore che pulsa disperato.

  2. il tema del labirinto io lo adoro e non solo metaforicamente. è un po’ angosciante la lettura di questo post, per me, nel senso che mi costringe a pensare, cosa che a volte mi impongo di non fare…

  3. fenice:
    parlo sulla base della mia esperienza.

    Il muro dell’incomprensione spesso lo erigiamo noi stessi nei nostri confronti.. qualcosa come la corazza.. e alla fine ci autodistruggiamo. può succedere, lo capisco non ne faccio colpa se non a me stesso.

    ma visti da Fuori si è come quelle vespe che lottano disperate contro il vetro della finestra aperta e non vedono che pochi centimetri più là è aria e libertà.

    dicevo parlo per me e non posso parlare per altri. è così quello che io ho vissuto. incurante della realtà che c’era fuori.

    adamo

    che dire, la vita è un labirinto da percorrere, non sempre tutto è chiaro subito, a volte il nostro istinto ci conduce bene, talvolta finiamo invece male. ma è sempre un percorso che ci porta ad apprendere qualcosa di noi e degli altri anche se capita purtroppo di perdere l’orientamento e non sappiamo renderci conto di avere invertito la direzione.. possiamo fare finta che sia la direzione giusta ma la verità la sapremo soltanto al termine del nostro percorso individuale..

    nel tentativo di alleggerire i miei post ma questa era una riflessione da fare, soprattutto per me..

  4. Ti dono il mio Quore più vero

    fanne quello che vuoi.

    Non sarà mai di nessun altro

    Non sarà mai di nessun altra

    Sarà tuo.

    E’ tuo

    Per sempre.

    TJ

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