Cecità voluta e totale

Tu pretendi e la spunterai
solo che tu sappia fingere
di amarmi e di essere per me.
e avrai successo nel possedermi intero
avendo un conforto della della tua insipienza
e un godimento.

Ascolta, essendomi io congiunto
alla vostra genia per ultimo,
a voi tutti, uomini schiavi, questo proclamo.

chi di voi sa da quale eccesso
fu travolto il padre mio
glielo peoverò ad estorcere
perchè tutto ho bisogno e lo voglio comprendere.

se la verità fosse quella di non accettare
la  propria omosessualità
sappia
che io non ne sarei avvantaggiato
e non ne scamperei ugualmente.

se qualcuno invece avesse capito
che egli è sempre stato invece
troppo amante del genere femminile
lo dica chiaramente
ma non avrebbe il mio sicuro apprezzamento
e sarebbe mai amico mio..

ma se non direte e continuerete a tacermi questo
sia per difender me che lui stesso
ecco cosa accadrà.

quell’uomo, e so bene chi sia,
gli impedirò che mi si avvicini o mi baci,
che abbia con me rapporti
o beva dal mio stesso bicchiere
e non lo vorrò più vedere nella mia casa.

Egli è la colpa della nostra sofferenza.

E se per caso questo uomo che non dice fossi io stesso
allora ne sconterò io stesso le pene!

e siccome io adesso sono un padre
e proseguo la sua stirpe
e tengo vicino a me sua moglie, la mia stessa madre
e i miei figli sono i suoi nipoti
allora lottando e procreando per me stesso
io lotto e procreo ma procuro una discendenza anche a lui.

E stavo invece lottando con ogni mezzo per
dimostrare in lui un padre indegno,
in me un figlio perfetto e solo sua la colpa.

e temo gli uomini
che se non si riusciremo mai a dimostrare e a vedere questo
si imponga una totale privazione e castrazione



ma temo che molti
se non tutti quanti
siamo stati incapaci di amarci come siamo stati noi.

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